Dieta chetogenica e chetoni endogeni

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Che cos’è la dieta chetogenica e come funziona?

Vediamo insieme in cosa consiste la dieta chetogenica, i chetoni endogeni ed esogeni, per scegliere? con qualche idea in più.

Il corpo è un accumulo di cibo

Un uomo di circa 70kg con una percentuale di grasso corporeo intorno al 20%, ha 14kg di grasso che forniscono gli oltre 126.000 Kcal. Le proteine a livello di tessuto muscolare sono circa 6kg. per altre 2400 Kcal, mentre i carboidrati sono depositati in questo modo: 5 g. di glucosio in circolo, 100/120g. nel fegato e 300/400 g. nei muscoli per un totale di 1300/1700 Kcal.

Macronutrienti
depositati nel corpo
q.tàcalorie
Grasso14 kg.+126.000 kcal
Proteine (tessuto muscolare)6 kg.2400 Kcal
Glicogeno (zuccheri)400/520 g.1300/1700 kcal
calorie presenti in un uomo di circa 70kg con il 20% di grasso

I grassi depositati come acidi grassi e trigliceridi nelle cellule adipose (oggi tanto “odiate”) hanno permesso alla specie umana di sopravvivere nelle epoche in cui il cibo non era abbondante come oggi.

dieta chetogenica
Foto di Pexels da Pixabay

Il corpo è geneticamente organizzato nell’accumulare le calorie in eccesso, quando la quantità di glicogeno (zuccheri) è ridotta, il grasso diventa un ottimo carburante da utilizzare per creare energia.

Possiamo vivere per oltre un mese senza cibo attingendo dalle riserve adipose. (+126.000 Kcal.)

La chetogenica conferma la regola che il modo in cui mangiamo determina lo stato metabolico dell’organismo.

  • Se mangiamo molti carboidrati, questo sarà il carburante preferito dal nostro organismo, perché se ne può immagazzinare solo poche centinaia di grammi per volta. (circa 400/500gr.)
  • Se mangiamo molte proteine con l’intenzione di “forzare” un accumulo di massa muscolare, o mantenere muscolo durante la restrizione calorica,andrà a favorire attraverso la gluconeogenesi, l’utilizzo delle proteine per generare glucosio come fonte di energia. A mio avviso, questa, è una pessima soluzione per l’eccesso di scorie che il processo di gluconeogenesi crea.
  • Quando si mangiano molti grassi e si riducono drasticamente i carboidrati al 5% del totale calorico (max 30/50gr), con moderate quantità di proteine(20%), in questo caso si parlerà di dieta chetogenica. Il corpo si adatterà per consumare grassi a scopo energetico.

Il corpo utilizza i grassi, convertendoli in chetoni da bruciare. Mentre molti tessuti e organi possono utilizzare gli acidi grassi e i chetoni, la barriera ematoencefalica (protegge il cervello), permette il passaggio solo ai chetoni e al glucosio.

chetoni endogeni
Photo by Bill Oxford on Unsplash

La transizione alla dieta chetogenica

L’adattamento metabolico verso un utilizzo consistente di acidi grassi e chetoni, avverrà gradatamente in diversi giorni. Questo passaggio può comportare spossatezza, mancanza di energia, lucidità… non è un passaggio molto piacevole.

Una volta ottenuta questa transizione, ecco che l’energia comincerà a sentirsi, si avrà pressochè una fonte illimitata di calorie. Ricordiamoci delle oltre 126.000 kcal depositate in un uomo di 70 kg.

La chetogenica, una “novità” grazie al marketing

Molti sie ne saranno dimenticati o non sanno che la dieta chetogenica non è una novità.

Nel business milionario del dimagrimento, si formano onde che ciclicamente tornano indietro, per trarre a sé altri potenziali clienti. L’interesse si sposta a intervalli regolari su questa o quella dieta con nomi fantasiosi, un nutriente piuttosto che un altro, alimenti che influenzano ormoni e chi più ne ha più ne metta…

La verità è come una torta da cui tutti tagliamo una fetta e vogliamo passarla come se fosse la torta intera. Bisogna unire le fette per scoprire che tutti potenzialmente abbiamo ragione ma ne dimentichiamo alcune verità fondamentali, che se non sono seguite fanno svanire il “miracolo” che si vuole vendere.

Saltuariamente nel mondo nasce l’ennesima società di network marketing per proporre sostanzialmente l’ennesimo integratore magico, studiato dalla Nasa, testato sui tori (più muscolosi, più magri e forti) usato dai più forti e famosi atleti professionisti. E ovviamente se consiglieremo questo integratore ai nostri amici/conoscenti, diventeremo anche ricchissimi.

magro, in forma + ricco = emozioni intense = riduzione del discernimento

=

ACQUISTO

Da dove può arrivare una così “miracolosa” soluzione?

Probabilmente avrai già indovinato: dall’America.

Questo articolo nasce sia dalla mia esperienza teorica che pratica. Più di 15 anni fa ho provato la dieta chetogenica per un periodo di qualche mese e ne apprezzo la validità scientifica.

chetoni endogeni
spaghetti di zucchini e carote con pomodorini e rucola

Come funziona la dieta chetogenica e cosa sono i chetoni?

La chetogenica o Keto è una dieta che prevede un basso contenuto di carboidrati (5%) con un alto quantitativo di grassi (75%), mentre le proteine si mantengono discretamente basse (20%). La logica vuole che riducendo i carboidrati (zuccheri), il metabolismo andrà a specializzarsi nell’usare i grassi a scopo energetico.

Questa è la prima fantastica notizia!!

Le proteine dovranno essere moderatamente basse (20%), per evitare che attraverso il meccanismo della GLUCONEOGENESI, vengano convertite in glucosio (zuccheri). Le proteine vanno tenute basse per evitare di “sacrificare” i muscoli a scopo energetico e soprattutto per non produrre sottoprodotti potenzialmente tossici per l’organismo e la sua salute.

Con queste modifiche alimentari il corpo sarà “costretto” ad usare i grassi. Questa transizione non è un meccanismo immediato e lineare, ci vuole qualche giorno e spesso anche una o due settimane.

Una volta che il corpo si sarà adattato, comincerà a produrre energia dai grassi, trasformandoli in corpi chetonici (chetoni). Questa è l’informazione (verità) più usata per vendere i chetoni esogeni.

Il corpo brucia i grassi, quindi dimagrisce.

La dieta chetogenica nasce nei primi anni ’20 per il trattamento dell’epilessia farmacoresistente, cioè per le persone che nonostante l’uso di farmaci, continuavano ad avere convulsioni, soprattutto per i bambini.

È riscontrato da molti studi che abbia dei benefici anche nell’ambito delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.

Non nasce come dieta per la perdita di peso.

La dieta chetogenica funziona?

Io direi assolutamente si, ma così come tutte le altre diete. Ricordati sempre della torta a fette. Tutte le fette hanno solo una parte di verità.

La dieta chetogenica ha un ruolo centrale nel regolare due importanti ormoni che gestiscono l’energia, sono ormoni prodotti dal pancreas: insulina e glucagone.

L’insulina è un ormone anabolico, prodotto quando c’è un aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Favorisce il deposito del glucosio sotto forma di glicogeno nei muscoli e nel fegato, stimola la sintesi proteica per la ricostruzione muscolare, ma purtroppo quando trova fegato e muscoli saturi di glicogeno, converte il glucosio in trigliceridi e li deposita nelle cellule adipose.

Sai qual’è il risultato?

FA INGRASSARE!

Il glucagone, quando si fa attività fisica, oppure c’è un deficit calorico, o bassi livelli di glicemia nel sangue, ma anche nel digiuno, viene prodotto per smobilizzare l’energia depositata prima come glicogeno e poi come grasso per consentire al corpo di sopravvivere.

Sono ormoni che hanno fortemente contribuito alla sopravvivenza della specie umana, destreggiandosi tra carestie e periodi di abbondanza alimentare.

I livelli di questi due ormoni hanno effetti molto importanti su altri ormoni:

  • Adrenalina e noradrenalina aumentano il rilascio di acidi grassi dal tessuto adiposo.
  • Cortisolo, testosterone e GH (ormone della crescita) favoriscono anch’essi la mobilizzazione delle riserve energetiche.
  • Nel caso il deficit calorico prolungato, anche gli ormoni tiroidei vengono modificati per ridurre il quantitativo di calorie bruciate dal metabolismo, al fine di cercare di preservare il consumo delle proteine (muscoli).
  • La dieta chetogenica modifica i livelli di ormoni come la grelina, amilina e leptina portando uno dei maggiori benefici: la riduzione o la totale scomparsa della sensazione di fame. Una situazione che aiuta a sopportare le restrizioni alimentari.

Sono argomenti piuttosto complessi, per questo è importante farsi consigliare da un esperto.

La dieta chetogenica è per tutti?

La mia opinione è che ogni dieta deve essere valutata per il somatotipo (costituzione) personale, metabolismo, attività fisica, obiettivi… Direi che la chetogenica può andare bene per chi ha una bassa sensibilità insulinica.

Cosa significa?

Per chi metabolizza male i carboidrati, producendo eccessive quantità di insulina e immagazzina grasso velocemente, per non parlare degli effetti negativi a carico della salute. Viene anche definita SINDROME METABOLICA.

Se c’è grasso accumulato, soprattutto sul giro vita, può essere un buon segnale che il corpo metabolizza male i carboidrati, o semplicemente che se ne mangiano troppi per quello che si consuma. Si produce più insulina per immagazzinare l’eccesso delle calorie.

Sono a favore della dieta chetogenica?

Assolutamente sono d’accordo con l’idea che il corpo deve tenere attivo il metabolismo dei grassi e non essere costretto da un eccessivo consumo di carboidrati a produrre più insulina.

Bisogna tenere bassa l’insulina, per rimanere nel peso forma e avere un’ottima salute.

Puoi guardare questi miei precedenti articoli dove parlo bene della chetogenica proposta dal dott. Mercola o di quanto siano salubri i grassi per la salute.

Perché non seguo la chetogenica?

Seguo al 90% scelte vegetariane, non mangio carne da più di 10 anni e cerco di limitare i latticini e il pesce. Nella chetogenica le fonti proteiche animali sono importanti per mettere nel piatto cibo solido e soddisfare il desiderio di riempire piatto e pancia.

Ricordiamoci che oggi non si mangia tanto perché si ha fame, quanto per le associazioni emotive con il cibo.

Non amo mangiare formaggi grassi e quando ho seguito una chetogenica improntata per vegetariani ho iniziato a perdere troppo peso.

Siamo circondati da cibo che contiene carboidrati, e se già ora sono considerato da molti amici come un talebano dell’alimentazione, seguire una chetogenica, diventerebbe per me molto impegnativo da gestire nella vita sociale quotidiana.

Ci sono surrogati di carboidrati fatti con farine di mandorle o cocco, che oltre ad essere costosi, non trovo così attraenti per il mio palato.

La trovo personalmente una dieta impegnativa da seguire nel lungo periodo.

Cosa preferisco rispetto alla dieta chetogenica:

  • ridurre i carboidrati ciclicamente sulla base del movimento fisico che faccio
  • scelgo carboidrati a basso indice glicemico, integrali, legumi…
  • mangio molta verdura cruda
  • faccio brevi digiuni per simulare i periodi di carestia e mettere a riposo l’apparato digerente
  • assumo molti grassi per mantenere efficente metabolismo dei lipidi.

Con queste strategie se una volta ogni tanto esco e mangio una pizza con gli amici, non succede nulla al mio peso.

Quali sono i contro della dieta chetogenica?

Molti per compensare, mangiano quantità eccessive di proteine, che sebbene non facciano ingrassare, ritengo che a lungo termine, consumare troppe proteine porti a problemi di salute.

Molte persone, come per tutte le diete, quando la interrompono tornano alle vecchie abitudini alimentari, cioè quelle che li aveva fatti ingrassare, riprendendo più velocemente i chili persi.

Riprendere più peso di prima è la conseguenza che l’eccessiva rinuncia e controllo alimentare, spesso porta ad esagerazioni fuori controllo.

Quali sono i pro della dieta chetogenica?

È un’ottima e valida stategia per riportare la sensibilità insulinica, normalizzare i livelli di insulina e perdere velocemente i chili accumulati.

Altri pro importanti sono:

  • più energia
  • migliore prestazione fisica
  • maggiore concentrazione mentale
  • umore migliore
  • meno stress
  • meno infiammazione
  • riduzione della glicemia nel sangue
  • calma insulinica
  • attivazione della funzione mitocondriale
  • meno fame

Attenzione: saranno gli stessi benefici che userà chi vuole “venderti” i chetoni esogeni. I venditori si agganciano a delle verità incontrovertibili per affascinare i consumatori.

Cosa sono i chetoni?

I chetoni prodotti dal corpo sono:

  • acido acetacetico prodotto da processi che avvengono nel fegato. Può essere convertito negli altri due composti
  • acetone, può convertirsi in piruvato, lattato o aceto per produrre energia oppure eliminato attraverso le urine o, essendo molto volatile, attraverso il respiro.
  • acido ß-idrossibutirrico è il chetone più abbondante dei tre.

I chetoni sono solubili in acqua e possono produrre energia nella maggior parte dei tessuti. Attraversare la barriera ematoencefalica e dare energia al cervello al posto del glucosio.

Quando la disponibilità del glucosio è ridotta, sono un carburante indispensabile per le cellule del sistema nervoso. In condizioni normali vi è una piccola quantità di corpi chetonici nel sangue di circa 0,1 mmol/dl. Quando la concentrazione sale a 0,2 mmol/dl si parla di chetosi.

Dopo un intenso allenamento, consumato il glicogeno disponibile, i corpi chetonici possono aumentare fino a 1-2 mmol/dl.

Un digiuno o con la dieta chetogenica, il livello di chetoni può arrivare fino a 5-8 mmol/dl. Valori superiori a questi portano a complicazioni serie e pericolose di chetoacidosi.

Solo in poche situazioni particolari, soggetti diabetici o alcolizzati, si possono raggiungere concentrazioni di 25 mmol/dl.

Una complicazione metabolica molto pericolosa.

Una parte dei corpi chetonici prodotti viene eliminata attraverso le urine. Sono generalmente il 10/20% della produzione totale. I valori sono diversi durante tutta la giornata.

Chi segue una dieta chetogenica, usa un test delle urine (ketostix), per valutare se il corpo è entrato in chetosi.

I chetoni esogeni cosa sono?

Esogeno significa consumare un prodotto (ottenuto al di fuori del corpo) mentre endogeno descrive ciò che viene creato direttamente dal proprio corpo al suo interno.

La chetosi descrive i livelli di chetoni nel sangue o nelle urine, generata da chetoni endogeni (prodotti dal fegato) o esogeni (integratori).

Presto in Italia ci sarà il boom di proposte commerciali per assumere integratori di chetoni esogeni. Facciamo le dovute riflessioni quando il prodotto viene veicolato come miracoloso o che permette di mangiare pasta e pizza e allo stesso tempo fa dimagrire.

Chi segue una dieta chetogenica da diverso tempo e ha preparato il corpo a livello metabolico/enzimatico ad utilizzare i chetoni come substrato energetico, può avere benefici dall’uso di integratori di chetoni esogeni, per avere più energia durante l’esercizio fisico intenso.

I chetoni e l’assunzione di grassi, portano ad una diminuzione del senso della fame. Questo sono un buon effetto per chi deve seguire una restrizione calorica.

Quando qualcuno ti vuole vendere i chetoni esogeni come miracolosi, dicendo che ti fanno risparmiare giorni di dieta chetogenica, mandandoti in chetosi in poche ore, DUBITA. È vero che se si fanno gli esami dell’urina risulterà aumentata la quota di chetoni, ma è un falso positivo.

Se assumo un prodotto dall’esterno e non lo utilizzo, lo andrò ad eliminare con urine, feci…

Ciò non significa che siamo in chetosi, non significa neppure che il corpo ha già iniziato a bruciare i grassi trasformandoli in chetoni per produrre energia. Non significa nemmeno che perderemo peso più velocemente.

Acquistare oltre all’integratore di chetoni, l’idea che si può sgarrare quando si vuole (perché tanto si rientra in chetosi in un’ora), o di dimagrire senza impegno, porta ad assumere anche l’atteggiamento del perdente, di chi non vuole impegnarsi.

Non si vince un premio per il più alto numero di chetoni nelle urine, il premio si ottiene seguendo la dieta scrupolosamente, rendendo più sano il proprio stile di vita, con l’obiettivo di essere felicemente e consapevolmente a dieta tutta la vita.

Il cibo vero e la disciplina nel seguire il regime dietetico, favorirà la chetosi naturale e sana.

Il risultato è dato da impegno e costanza.

Credo che la dieta chetogenica dia moltissimi benefici per tante persone e può far star meglio.

Avere chetoni elevati nel sangue, se il corpo non è metabolicamente preparato, può non essere un aspetto positivo per tutti.

Ricordiamoci che gli unici due gruppi che potrebbero avere dei vantaggi dai chetoni esogeni, sono gli atleti di alto livello e chi segue la chetogenica da molto tempo.

Attenzione, quando porteranno l’esempio di atleti professionisti che utilizzano gli integratori, chiediamoci se ci alleniamo 5 o 6 ore come questi atleti, se abbiamo la stessa età, lo stesso atteggiamento mentale… Soprattutto, spesso il marketing paga gli atleti per raccontare che i risultati che hanno avuto, derivano dall’uso dell’integratore.

Se l’integratore promette immediata sensazione di concentrazione e lucidità controlla quanti stimolanti come caffeina o altro sono contenuti in esso.

Mi auguro che il mito della pillola magica che fa il duro lavoro al posto tuo stia vacillando in questo momento, per lasciare spazio all’impegno di cambiare approccio e stile di vita, fatto con sacrificio e soddisfazione, perché IL TUO BENESSERE NON HA PREZZO.

Sacrificio non come qualcosa di doloroso, ma come un cambiare, (abbandonare,sacrificare) una vecchia abitudine che non dava risultati e lasciare posto ad una nuova abitudine per un nuovo stile di vita.

Il marketing non è n’è buono n’è cattivo ma la nostra consapevolezza è importante.

Lasciamo il dubbio al nostro fianco per stimolarci ad approfondire e migliorare le nostre capacità di discernimento. Quando troviamo ciò che non lascia più dubbi, allora è la strada giusta da seguire.

Mi auguro di esserti stato d’aiuto!

Grazie per la tua attenzione,

Ale

BENEFICI DEI GRASSI

Per decenni i grassi sono stati giudicati come i responsabili dell’obesità

A causa del loro potere energetico i grassi sono sempre stati demonizzati e associati all’obesità.

In realtà quando la popolazione si è indirizzata verso cibi poveri di grassi e ricchi di carboidrati, soprattutto raffinati, l’obesità ha raggiunto proporzioni impensabili.

grassi

Oggi la comunità scientifica inizia a comprendere che il vero responsabile dell’obesità e di tutte le malattie collegate ad essa, non sono i grassi ma non è nient’altro che un eccesso di carboidrati (zuccheri), che provoca un’impennata dell’insulina.

AUMENTO di PESO = eccesso di calorie e zuccheri che stimolano esageratamente l’insulina

L’aumento del colesterolo non è causato dai grassi

L’aumento dei trigliceridi nel sangue è indice di un futuro problema cardiaco. Questi grassi però non provengono direttamente dagli alimenti ma sono prodotti nel fegato dagli zuccheri in eccesso.

La presenza di questa particolare tipologia di grassi è causata da un eccessivo abuso dei carboidrati; in particolare: lo zucchero raffinato e la farina bianca (pasta, pane, dolci, pizza, snack, biscotti).

Attraverso l’alimentazione il nostro organismo può assorbire al massimo il 15-20% di colesterolo esogeno, mentre il restante 80-85% che si definisce endogeno viene prodotto dal fegato a partendo dagli zuccheri.

Questo significa che anche l’aumento del colesterolo non è favorito dai cibi grassi ma da una dieta ricca di carboidrati.

GRASSI nel SANGUE = eccesso calorie e zuccheri convertiti in trigliceridi

Tuttavia è bene ricordare che il colesterolo possiede anche una serie di funzioni fondamentali e primarie per il benessere dell’organismo:

  • Stabilizza la membrana cellulare
  • È coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare
  • È essenziale per lo sviluppo embrionale
  • È alla base della sintesi di ormoni steroidei, è precursore della Vitamina-ormone D
  • Emulsiona i grassi alimentari per renderli assorbibili dall’intestino tenue
  • Non fa entrare virus e batteri all’interno della cellula.

I grassi sono suddivisi in tre grandi categorie:

  • acidi grassi polinsaturi contengono svariati doppi legami di carbonio
  • acidi grassi monoinsaturi hanno un solo doppio legame
  • acidi grassi saturi non ne hanno affatto

Anche se i cibi non contengono un solo tipo di grasso ma una certa percentuale per ognuno, tendono comunque ad averne uno in quantità maggiore.

  • I grassi saturi sono principalmente presenti nella carne, uova, latticini, olio di cocco e burro ghee
  • I grassi monoinsaturi li troviamo maggiormente nell’olio d’oliva, mandorle, nocciole, arachidi, pistacchi, avocado ecc…
  • I grassi polinsaturi in olio di semi, pesci grassi (salmone, sgombro, sardine…), noci, semi di lino e canapa.

La ricerca oggi suggerisce che mangiare grassi saturi sani favorisca la perdita di peso perché rallenta l’assorbimento del cibo, abbassa l’indice glicemico e ritarda il senso di fame.

Consigli su come utilizzare correttamente i grassi nell’alimentazione

grassi
Photo by Margarita Zueva on Unsplash

Consumare in modo bilanciato e sano i grassi: La frutta secca deve essere attivata prima di essere consumata, cioè messa in ammollo per qualche ora per rilasciare gli antinutrienti che non ci permetterebbero di assimilarla al meglio.

I GRASSI VANNO MANGIATI CRUDI per non cambiarne la struttura chimica. Gli oli cotti producono sostanze cancerogene come l’acrilamide.

Il tuorlo d’uovo è ricco di grassi e non va cotto altrimenti diventa pesante da digerire.

Evita il consumo di margarine e grassi vegetali idrogenati perché provocano resistenza insulinica e pressione alta, innalzando i valori di colesterolo, aumentando il rischio di infarti, di tumore e di altre malattie degenerative.

Perché i grassi omega 3 sono tanto pubblicizzati?

Questi grassi sono definiti essenziali perché il corpo non è in grado di produrli da solo ma li deve assimilare attraverso il cibo.

Il loro equilibrio nella dieta è importante.

Il rapporto dovrebbe essere tra 1:2 e 1:4, cioè un omega 3 bilanciato da due omega 6, ma oggi nei paesi industrializzati vi è un netto ribaltamento delle proporzioni, con un marcato squilibrio a favore degli omega 6.

In poche parole assumiamo troppi oli di semi, molto utilizzati dall’industria alimentare e nei prodotti confezionati (pizza, merendine, biscotti).

Questo accade perché hanno una durata maggiore e un punto di fumo più alto, quindi oltre ad essere più economici e mantenere i prodotti più soffici ne allungano la scadenza.

Questo sbilanciamento provoca importanti ricadute sul nostro sistema immunitario e sulle risposte infiammatorie ed emotive.

Gli omega 3 favoriscono i processi anti-infiammatori, mentre gli omega 6 la segnalazione pro-infiammatoria.

Ma come si possono assimilare gli Omega 3?

grassi

Oltre che attraverso gli integratori, gli omega 3 si possono assimilare anche mangiando:

  • pesce
  • olio di semi di lino o semi di lino macinati freschi
  • semi di chia
  • noci e mandorle
  • vegetali a foglia verde
  • fagioli
  • piselli
  • lenticchie
  • ceci
  • soia
  • alghe

Perché l’olio di cocco può far bene?

grasso
Foto di DanaTentis da Pixabay

Questo grasso di origine vegetale ottenuto dalla polpa bianca della noce di cocco ha molteplici proprietà:

  • Brucia i grassi
  • Ottimizza le performance cognitive
  • Favorisce l’assorbimento del calcio da parte dell’organismo riducendo la formazione della placca, sbiancando i denti e curando la gengivite
  • È un ottimo antinfiammatorio
  • È un antiulcera naturale
  • È un anti-fungino, antibatterico e antivirale
  • Migliora il rapporto del colesterolo HDL/LDL
  • Fvorisce l’assorbimento delle vitamine A,D,E e K
  • Mantiene bilanciata la microflora batterica della mucosa intestinale migliorando il rapporto dei livelli del colesterolo e la pressione sanguigna
  • Previene danni alle arterie e al cuore

Perché il burro ghee può far bene?

grassi
Photo by Megumi Nachev on Unsplash
  • Il ghee è un burro chiarificato prodotto a partire dal comune burro non salato ricco in
    grassi saturi.
    Molti sono a catena corta, che normalmente il corpo utilizza velocemente per scopi energetici e quindi non immagazzina. La restante parte è costituita da grassi monoinsaturi (27%) e grassi polinsaturi (4-5%).
  • Il grado di assorbimento a livello intestinale è circa il 96%, decisamente superiore al normale burro e a tutti gli altri grassi e oli;
  • ha importanti proprietà antimicrobiche intestinali;
  • è in grado di impedire la trasformazione cancerogena delle cellule del colon e contiene preziosissime vitamine liposolubili (A,D,K,E);
  • rafforza il cervello e il sistema nervoso.

Il ghee viene usato da millenni a scopo terapeutico nell’antica medicina ayurvedica ed è un ottimo grasso per cucinare perché resiste bene alle alte temperature.

Con questo articolo, hai imparato a non demonizzare i grassi, soprattutto se assunti nella modalità migliore.

Presta attenzione al totale di calorie assunte e alla qualità dei carboidrati/zuccheri nella tua dieta, per una saluta eccellente ed un peso forma corretto.

Ti ringrazio di aver letto fino a qui e spero che il contenuto di questo articolo possa aiutarti a migliorare la tua alimentazione quotidiana.

Un saluto,

Ale

CIBO CRUDO, VIVO e PIÙ SANO

I motivi per cui mangiare frutta e verdura cruda è salutare per il nostro organismo

Correlazione tra cibo crudo e ph del corpo


L’equilibrio del ph corporeo è la chiave per vivere una vita sana e piena di energia. La sua scala va da 0 (estremamente acido) a 14 (estremamente alcalino), col punto neutro a 7.

Il sangue ha un ph che oscilla da 7,30 a 7,45 e se esce da questi valori il rischio è quello di andare incontro alla morte.

Cibo crudo

Il corpo ha un meccanismo chiamato “sistema tampone” per regolare l’equilibrio degli acidi e delle basi (sostanze alcaline) contenuti nel sangue. Quando quest’ultimo si sbilancia il sistema tampone riporta tutto in equilibrio.

Cosa accade quando il ph del corpo è in squilibrio?

Se il livello del ph nel corpo non è in uno stato di equilibrio, è impossibile assimilare efficacemente le vitamine, i minerali o altre sostanze supplementari e se esiste un problema di salute molto spesso è a causa di troppa acidità.

Le cause di squilibrio del ph del corpo

I fattori che determinano un aumento dell’acidità sono molti: assunzione di alcol, aceto, caffè, zucchero, sigarette, eccesso di proteine animali, oli cotti, cibi raffinati, mancanza di riposo e di esercizio fisico, respirazione superficiale, sostanze chimiche, farmaci, inquinamento, collera, preoccupazione, paura, stress e altri stati emotivi.

Il corpo vuole vivere

Quando non si riesce a mantenere tale equilibrio, il corpo utilizza un altro abile stratagemma per sopravvivere: convertire gli acidi liquidi in solidi (colesterolo o acidi grassi), perchè se questi acidi non sono sciolti nel sangue, il ph del sangue non si abbassa.

Perchè l’uomo dovrebbe assumere più frutta e verdura?

L’uomo onnivoro si differenzia notevolmente dagli animali carnivori. Il sangue dei carnivori è acido mentre lo stomaco dell’uomo ha un ambiente digestivo acido ma non super acido. L’uomo ha un intestino dieci volte più lungo dei carnivori, i quali eliminano rapidamente la carne ingerita, mentre nel nostro intestino resta molto più a lungo, formando sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene.

Nel fegato non abbiamo l’enzima uricasi presente nei carnivori, il cui compito è quello di scindere l’acido urico prodotto dalla carne, quindi quest’ultimo resta nell’organismo come prodotto di scarto.

L’acidificazione nel sangue scatena una serie di disturbi oggi sempre più frequenti: infiammazioni, invecchiamento fisico, pelle secca, crampi, dolori articolari, mancanza di energia, stanchezza, depressione, confusione mentale, caduta dei capelli, accresciuta sensibilità al dolore, tendenza ad infezioni ricorrenti.

Un ph del corpo acido accellera i sintomi dell’invecchiamento fisico.

cibo crudo

Le scorie acide costringono i reni a un continuo lavoro di eliminazione, e se quest’ultimi sono sovraffaticati e la pelle non è in grado di aiutarli nell’eliminazione delle tossine, queste si accumulano nei tessuti provocando:

  • bruciore allo stomaco
  • calcoli renali
  • calcoli alla cistifellea
  • osteoporosi
  • cellulite
  • invecchiamento della pelle
  • squilibri ormonali
  • dermatiti
  • vitiligine
  • stanchezza cronica
  • alitosi
  • radicali liberi.

La frutta e la verdura cruda sono una soluzione

Il Dott. Paul Kouchakoff, alla prima Conferenza Mondiale di Microbiologia di Parigi nel 1930 ha dimostrato come, in 3 differenti gruppi di persone (vegan crudiste, latte-ovo-vegetariane e carnivore) la presenza di leucociti prima di pranzo fosse la stessa (circa 6000 unità per mmc di sangue).

Dopo pranzo nei vegetariani si verificò un raddoppio dei leucociti a circa 12000 ed oltre, nei carnivori una triplicazione a 18000 ed oltre mentre nei vegan crudisti nessuna variazione. Questo rappresenta una chiara dimostrazione che il sistema immunitario vede nel cibo non crudo, un estraneo da cui difendersi.

Per ovviare al problema, siccome gli acidi vanno eliminati con sistemi tampone e minerali alcalini quali magnesio, calcio e potassio, è sufficiente assumere alimenti ricchi di questi elementi come frutta e verdura, da consumare abbondantemente, evitando la cottura in modo da mantenere inalterate le quantità di vitamine, minerali ed enzimi che altrimenti con il calore andrebbero perdute.

Iniziare il pranzo con una bella insalata, è consigliabile perché:

  • Si riduce il meccanismo della leucocitosi digestiva, cioè l’aumento dei globuli bianchi.
  • Un piatto di verdura inizia a riempire un po’ lo stomaco e quindi lo stimolo della fame si riduce prima.
  • Le verdure crude vengono digerite più velocemente del cibo cotto e lasciano prima lo stomaco, evitando gonfiori dovuti a fermentazione.
  • Si rispettano le regole dell’alimentazione sequenziale, cioè mettere nello stomaco i cibi a seconda della loro velocità digestiva e questo porta un minor carico di lavoro all’apparato digerente.
  • gli enzimi contenuti nelle verdure migliorano la digestione e la salute in generale;
  • La grande quantità di fibre presente nelle verdure crude, agisce sull’assorbimento degli zuccheri presenti nei cibi cotti, evitando picchi glicemici.
  • Si fa il pieno di quei minerali che aiutano ad eliminare le scorie acide dall’organismo.

Quindi, niente preoccupazioni, è importante seguire i buoni consigli riguardo al mangiare più frutta e verdura per migliorare la tua salute ed incrementare l’energia.

Ecco perchè i dottori lo consigliano ormai da molto tempo.

Spero che quest’articolo ti sia piaciuto!

Alla prossima,

Ale

ENERGIA, QUALE MIGLIOR CARBURANTE?

Energia!!! La vita si svolge grazie all’energia.

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

Lavoisier

Hai mai pensato al tuo corpo come una macchina?

Miliardi di cellule compongono l’essere umano, si sono organizzate per vivere, creando apparati diversi, proprio come quelli di una macchina.

IL CORPO E’ UNA MACCHINA SOFISTICATA.

La complessa collaborazione tra tutte le cellule è sicuramente più elaborata di qualsiasi macchina ideata dall’uomo.

Come tutte le macchine, il corpo ha bisogno di carburante per poter creare l’energia necessaria alla vita.

LA VITA HA BISOGNO DI CARBURANTE

Sento molte persone che si lamentano di avere poca energia, si sentono stanche, la parola che viene usata con più frequenza è:  stress.

Se il principale carburante è il cibo, oggi non manca. Eppure molte persone sono alla ricerca di avere più energia e spesso desiderano dimagrire.

Perchè si mangia troppo e ci pratica poco movimento.

Oppure c’è forse qualcos’altro che non va?

Un’altra risposta è che si usa un carburante (cibo) per creare energia che non è dei più idonei.

Vediamo insieme in modo semplice, dal cibo quale carburante puoi ottenere.

Gli alimenti forniscono tre macronutrienti :

  • carboidrati (zuccheri) semplici e complessi.

  • proteine con gli aminoacidi di cui sono costituite.

  • grassi, divisi in saturi, monoinsaturi e polinsaturi.

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Ci sono nel cibo anche i micronutrienti anch’essi molto importanti: vitamine, sali minerali, enzimi….che non tratteremo in questo breve articolo, perchè ci concentreremo sul ‘carburante’.

La maggior parte delle persone crede che gli zuccheri o glucosio che si ricavano dai carboidrati complessi o semplici, sono il carburante migliore e più salubre che ci sia.

E’ CREDENZA DIFFUSA CHE LO ZUCCHERO SIA IL CARBURANTE PER ECCELLENZA.

In realtà non è vero del tutto. I carboidrati non sono il miglior ‘carburante’ per produrre energia. Fra poco capirai perchè.

Da anni è stata avviata una guerra contro i grassi, perchè sospettati di causare aumento di peso e problematiche a livello cardiovascolare.

Solo nel 2016 il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti ha emanato delle direttive in cui si consiglia ai cittadini americani di consumare pochi grassi saturi, in quantità inferiori al 10% delle calorie totali, nonostante gli studi clinici effettuati a supporto di questa affermazione risalgano agli anni 50 e siano stati da tempo ampiamente smentiti dalla scienza.

LA SCIENZA HA SMENTITO LA CREDENZA SULL’IMPORTANZA DEGLI ZUCCHERI.

E’ vero che zuccheri e grassi sono i carburanti da cui il corpo può ricavare energia.

E le proteine? Le proteine anch’esse in casi di emergenza, possono essere scomposte in zuccheri, creando nel processo di trasformazione delle sostanze di scarto che necessitano di essere eliminate, con un carico di lavoro in più per i poveri reni.

Scartiamo le proteine come carburante, perchè avrebbero sul lungo termine, un impatto pesante per la salute generale del corpo.

Rimane aperta la ‘battaglia’ tra zuccheri e i grassi.

Dove produce ENERGIA il  corpo?

La risposta è: sono i mitocondri, organelli all’interno delle cellule, che fabbricano l’energia necessaria.

La trasformazione ‘alchemica’ che permette di convertire in energia il cibo che mangiamo e l’ossigeno che respiriamo, avviene nei mitocondri, miliardi di organelli situati all’interno delle cellule.

Si stima che una persona adulta ne possieda 10 milioni di miliardi.

I MITOCONDRI SONO I RESPONSABILI DEI TUOI LIVELLI DI ENERGIA.

Gli organi sottoposti a maggiore attività metabolica ne hanno di più, come: cervello, fegato, reni, muscoli e non ultimo il cuore, dove ogni sua cellula contiene più di cinquemila mitocondri.

Se una persona con il suo stile di vita, danneggia la funzionalità cellulare dei mitocondri, avvertirà un calo di energia vitale.

MITOCONDRI CHE NON FUNZIONANO = MINORE ENERGIA VITALE

Quando si parla di metabolismo che non funziona, devi pensare a quanto sono in salute i tuoi mitocondri.

Se non c’è energia vitale, un sano funzionamento del metabolismo, viene più facile lo sviluppo di malattie gravi.

Il cibo che ingeriamo ogni giorno ha un effetto diretto sulla salute dei mitocondri.

Vediamo con più dettagli questi microscopici componenti delle cellule :
  • i mitocondri sono responsabili del 90% dell’energia che serve per la vita. Generano ogni giorno quasi 50 kg di molecole di energia, l’ ATP (adenosina trifosfato).
  • controllano la naturale morte delle cellule (apoptosi), eliminando i rifiuti cellulari prima che sviluppino malattie croniche.
  • riparano i danni nel DNA.
  • producono durante i processi di creazione dell’energia (ATP), e i radicali liberi (ROS).

Con l’avanzare dell’età il numero dei mitocondri diminuisce ma possiamo fare molto per rallentare questo naturale processo, con alimentazione ed attività fisica.

HAI GRANDE RESPONSABILITA’ SUI TUOI LIVELLI DI ENERGIA.

Qual’è la migliore cura che puoi dare ai tuoi mitocondri?

La risposta è molto semplice: fornisci loro il miglior carburante e svolgi attività fisica.

Il Dottor Joseph Mercola nel suo libro ” Trasforma il grasso in energia“, spiega in modo dettagliato come e cosa fare.

Ecco un confronto tra zuccheri/carboidrati e grassi:

  1. un’alimentazione ricca di zuccheri e povera di grassi stimola i mitocondri a produrre più radicali liberi (ROS), che quando sono troppi danneggiano le membrane cellulari, la struttura del DNA, favoriscono alti livelli di infiammazione e invecchiano precocemente l’organismo.
  2. Quando i mitocondri bruciano i grassi, la produzione dei radicali liberi si riduce del 30-40%. C’è un minore stress ossidativo e si riduce il livello d’infiammazione.
  3. troppi zuccheri stimolano eccessivamente la produzione di insulina, dalla quale a lungo andare, il corpo sviluppa una resistenza, con il rischio di diabete ed altre problematiche, come aumento della ritenzione di liquidi, aumento di trigliceridi e colesterolo…
  4. troppi zuccheri ed elevate quantità di insulina in circolo, con resistenza insulinica, bloccano le capacità del corpo di bruciare i grassi. Sovrappeso e difficoltà a perdere peso sono il risultato.
  5. Un eccesso di insulina, viene considerato dagli ultimi studi clinici, uno stimolo alla replicazione cellulare con problemi come i tumori.
  6. troppi zuccheri non utilizzati dal corpo, perchè se ne assume troppi e si fa poca attività fisica, costringono il fegato a convertire il glucosio in trigliceridi e in colesterolo LDL, considerati entrambi elementi per un alto rischio di problematiche cardiache.
  7. il consumo di grassi e la diminuzione dei carboidrati, porta il fegato a produrre quelle particelle del colesterolo ‘buone’, l’ HDL, che tiene pulite le arterie da eventuali placche.

Come fare per ‘bruciare’ i grassi, avere energia più ‘pulita’, migliorare il proprio peso corporeo e avere alti livelli di energia vitale?

  • è necessario ridurre i carboidrati, togliendo tutti quelli raffinati (pasta,pane,riso,patate, biscotti,dolci..) si mantengono quelli naturali della verdura, i quali sono accompagnati da abbondanti fibre (benefiche per l’intestino).
  • la diminuzione delle calorie dei carboidrati, verrà compensata dall’incremento dei grassi, prediligendo quelli di origine vegetale (olio oliva, lino, canapa, cocco, avocado, frutta oleosa secca…).

Questo cambio, porterà il corpo a modificare il proprio profilo enzimatico e metabolico, per poter utilizzare i grassi trasformati in chetoni.

I chetoni sono prodotti dal fegato a partire dai grassi introdotti con il cibo, sono molecole idrosolubili e passano facilmente le membrane delle cellule e la barriera emato-encefalica portando nutrimento anche al cervello.

Il corpo produrra abbondanti quantità di energia, grazie ai grassi, diminuendo fino a togliere completamente la fame e il desiderio di zuccheri, causati dagli abbassamenti veloci del glucosio nel sangue.

Il dott. Mercola, al contrario delle altre alimentazioni chetogeniche, non suggerisce di aumentare le proteine, perchè anch’esse in eccesso portano a sovraccarichi metabolici.

Tutte le quantità degli alimenti sono da personalizzare in base agli obiettivi, all’attività fisica svolta, alla composizione corporea e allo stato di salute…

I grassi sono il carburante ideale per il corpo, senza di essi ci saremmo estinti in poco tempo. L’abbondanza di cibo che c’è oggi, un tempo non c’era, le carestie erano all’ordine del giorno.

La chetosi nutrizionale di cui si parla ora, non ha niente a che fare con la chetoacidosi diabetica, una seria complicazione metabolica del diabete I.

Con la chetosi nutrizionale si avrà:
  • un abbassamento dell’infiammazione.
  • si potranno consumare meno proteine.
  • i chetoni hanno funzione protettiva sulle cellule cerebrali, prevenendo malattie neurodegenerative. (il cervello è composto da più del 60% di grassi)
  • miglioramento della funzionalità dei mitocondri, con più energia a disposizione.
  • si riducono le quantità di radicali liberi (ROS), rallentando l’invecchiamento.

In conclusione.

Nonostante ci abbiano fatto credere che i carboidrati siano essenziali quale carburante per vivere, in realtà è opportuno ridurli per consentire al corpo di bruciare i grassi a scopo energetico.

I carboidrati raffinati esistono solo da pochi decenni e le conseguenze del loro uso e abuso, sono evidenti ai nostri occhi. Aumento dell’obesità del 500%, casi di diabete quadruplicati, malattie cardiovascolari che hanno raggiunto un’incidenza del 40%.

Come sostiene il dott. Mercola, stiamo assistendo al fallimento delle linee guida e al tracollo della salute pubblica.

Ovviamente non sono solo le scelte alimentari a determinare la nostra salute…. Sappi che già con questa consapevolezza alimentare hai un grande potere di decidere quanto puoi migliorare i tuoi livelli di energia e benessere.

Approfondisci l’argomento se ti interessa, per cambiare carburante.

Buon viaggio!

 

DIPENDENZA DA ZUCCHERO

Tutto quel che c’è da sapere su questo tipo di dipendenza e come combatterla

Questo articolo è rivolto a:

  • chi ama la libertà,
  • chi ama la propria salute,
  • chi ama sentirsi efficiente e molto altro.

La parola dipendenza spesso è collegata alla droga.

La droga non porta cose positive nella vita, nelle relazioni, nella salute…

Sai ‘cosa’ sto per incriminare?

E’ un alimento che si trova facilmente, costa poco e le aziende alimentari lo inseriscono volentieri nei loro prodotti per ragionevoli e profittevoli motivi.

Sto parlando dello ZUCCHERO.

Lo zucchero al pari di una droga come la cocaina, può generare dipendenza.

CONSUMATORI CON UNA DIPENDENZA, PAGANO DI PIÙ, PERCHÈ NE VOGLIONO DI PIÙ

Molte complicazioni cominciano ad evidenziarsi nel moderno mondo occidentale, dove i cibi raffinati abbondano, ci sono serissimi problemi di obesità e salute.

Dipendenza da zuccheri

Una dipendenza di cui se ne parla poco ma per te che stai leggendo questo blog, credo possa interessare, perchè probabilmente hai a cuore la tua salute.

LO ZUCCHERO DA’ PIU’ DIPENDENZA DELLA COCAINA

Il paradosso è che lo zucchero per la vita è importante. Dà l’energia necessaria alle cellule per svolgere i loro compiti.

E’ importante precisare a quali zuccheri ci si riferisce e al problema delle quantità eccessive ingerite.

Il corpo è progettato per zuccheri accompagnati da fibre (che ne rallentano la digestione e l’assimilazione) e da abbondanti vitamine, minerali ed enzimi.

Avrai già indovinato che mi sto riferendo agli zuccheri contenuti da tutto ciò che produce madre natura :

frutta, verdura, cereali e legumi integrali.

Dipendenza da zuccheri

I principali problemi nascono quando questi prodotti vengono eccessivamente raffinati dall’industria alimentare, per garantire una maggiore conservazione e distribuzione della merce alle nostre tavole.

I processi di raffinazione eliminano quasi totalmente fibre, vitamine, minerali ed enzimi. Diventano prodotti che immettono velocemente grandi quantità di zuccheri in circolo, che il corpo non riesce a gestire al meglio.

I problemi causati da una dipendenza da zuccheri

I problemi nel lungo, medio termine sono l’eccesso di kg (obesità), scompensi cardiaci, cancro, peggioramento delle capacità cerebrali, fino al temuto diabete. Malattie che condannano all’assunzione di innumerevoli farmaci per arginare gli effetti deleteri delle malattie.

Quali sono i principali indiziati che creano dipendenza da zuccheri e problemi di salute?

Ecco una breve lista:
  • dolci in generale,
  • zucchero bianco,
  • barrette di cereali,
  • cereali da colazione a cui sono aggiunti zuccheri raffinati,
  • bevande zuccherate, come cole, aranciate…
  • succhi di frutta, anche se possono sembrare sani, non hanno fibre che rallentano digestione degli zuccheri..
  • pane, pasta, riso bianchi, cioè privi delle fibre…
  • farine 00

Confermata la ‘pericolosità’ di un’assunzione eccessiva di questi alimenti, affrontiamo la parte più delicata dell’argomento: la DIPENDENZA che si crea con gli zuccheri raffinati.

dipendenza da zucchero

Lo zucchero scatena una produzione di oppioidi endogeni nel nostro cervello e nel sistema nervoso. Si crea la nota sensazione di ‘appagamento’ generata dal consumo di dolci.

Questi ormoni e neurotrasmettitori attivati dall’assunzione di zuccheri, sono esattamente gli stessi messi in moto da molte droghe piuttosto note.

Origine dalla dipendenza da zuccheri

La dopamina è il neurotrasmettitore che il cervello produce per creare il bisogno di ricercarne un’assunzione successiva. Più zuccheri si assumono, più dopamina si produce e di conseguenza più zuccheri si vogliono assumere.

Ecco come si avvia la dipendenza. Ecco perchè molti non riescono a stare a dieta e perchè si preferiscono le medicine per contrastare le malattie create da un’alimentazione sbagliata.

Zucchero e Cocaina, in seguito a studi effettuati da scienziati sui topi, sono stati messi a paragone. Tutti questi studi sono stati pubblicati dal British Journal of Sports Medicine.

Il risultato ti sorprenderà: lo zucchero genera più dipendenza della cocaina.

I topi davano di matto per la soluzione ricca di zucchero. Desideravano abusarne, avevano la fame da droga. Un desiderio impulsivo per una sostanza psicoattiva. Soffrivano di tutti i sintomi da astinenza, quando privati degli zuccheri.

È possibile superare una dipendenza?

Combattere una dipendenza non è mai facile, soprattutto quando la sostanza è legalizzata e non se ne conoscono così bene tutti gli effetti negativi che può creare.

Credo che solo una corretta informazione, può rendere l’individuo più CONSAPEVOLE delle proprie scelte ed agire di conseguenza.

CONSAPEVOLEZZA E’ LIBERTA’

Per sottolineare perchè bisogna prestare attenzione ai cibi zuccherati assunti, ecco una lista di effetti negativi della dipendenza da zucchero:

  • sbilanciamento delle risorse minerali nel corpo.
  • mancanza di cromo,
  • aumento dei trigliceridi e colesterolo,
  • abbassamento della vitamina E,
  • cattiva assimilazione di calcio e proteine,
  • rischio di calcoli renali,
  • assorbimento troppo rapido degli zuccheri nel sangue,
  • emicrania,
  • problemi al tratto gastrointestinale per alterazioni della flora batterica,
  • aumento allergie,
  • vertigini

Già prima hai visto i problemi come obesità, diabete, tumore, artrite, asma, cataratta, arteriosclerosi, osteoporosi, emorroidi, vene varicose, carie….. sembra proprio che non manchi nulla.

Perchè non togliere i cibi ricchi di zucchero per evitare i rischi di così tante malattie?

Inoltre l’eccesso di zucchero riduce la forza del sistema immunitario, aumenta l’invecchiamento cellulare, accresce la ritenzione idrica, indebolisce i capillari, i tendini, gli squilibri ormonali….

Come tutte le droghe e le dipendenze induce a livello psico-emotivo :

  • aumento ansia, iperattività, irascibilità, depressione, instabilità emotiva,
  • difficoltà di concentrazione, riduzione delle capacità di apprendimento.

Mi spiace che questo articolo possa risultare terroristico, nei confronti di un cibo che fin da piccoli ci hanno fatto associare alla festa, alla convivialità… non voglio con questo farti rinunciare alle cose belle, anzi, si desidero solo aiutarti ad avere un’ottima salute per apprezzarle ancora di più.

SENZA SALUTE NON SI PUO’ GODERE LA VITA

dipendenza da zuccheri

La soluzione alla dipendenza da zucchero:

La soluzione a questo tipo di dipendenza si può trovare nell’uso di dolcificanti più sani come lo sciroppo d’agave, lo zucchero di cocco, la stevia… Usare farine integrali se si vuole fare dei dolci. Fibre che rallentano l’assimilazione degli zuccheri…

Inserire un pò di movimento fisico in più nella propria giornata, per consumare eventuali eccessi di calorie della nostra dieta.

Mi aguro che la conoscenza possa portarti una consapevolezza tale da rendere più dolce la priorità per la tua salute, per vivere una vita piena.

A presto!

AUTOFAGIA: NOBEL PER LA SALUTE

Autofagia e digiuno sono la combinazione vincente!

Il mondo è in continuo cambiamento e un miglioramento della medicina e una maggior attenzione al cibo, insieme ad altri fattori hanno prolungato la vita nella maggior parte della popolazione mondiale.

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità stima che nel 2020 ci saranno più ultrasessantenni che bimbi sotto i 5 anni.

Un trend certo è che l’età media della popolazione è rapidamente aumentata e le conseguenze di questo fenomeno sono profonde per la salute, i sistemi sanitari, e i loro lavoratori.

autofagia

È sempre maggiore lo stimolo di curare la propria salute e vitalità, per affrontare al meglio la vecchiaia, evitando di finire nello stereotipo dell’anziano fragile e dipendente.

INSOMMA PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE…

Contrastare le malattie e rallentare il processo di decadimento naturale dell’organismo è possibile, adottando uno stile di vita sano, mantenendo un regime alimentare corretto e salvaguardando il proprio stato fisico ed emotivo.

Sono sempre di più i “nonni/e” energici/che che dimostrano la possibilità di essere attivi e sani dopo i 60 anni.

Invecchiare bene si può!

Curare il proprio stile di vita è un investimento che può in futuro evitare la fragilità e la dipendenza da sistemi sanitari sempre più costosi e non facilmente accessibili.

Curare la salute è un’investimento per il futuro!

Faccio questa premessa per presentarti la soluzione per la tua salute, premiata con un Premio Nobel nel 2016:

Si parla dell’AUTOFAGIA studiata dal biologo giapponese Yoshinori Ohsumi, premiato con il Nobel nel 2016.

AUTOFAGIA – Dal greco, “mangiare se stessi”, è un processo fondamentale e naturale che le cellule utilizzano per riciclare e rimuovere parti del corpo (cellule) invecchiate o malate.

Qui di seguito puoi vedere un breve video sui benefici dell’autofagia:

Le tue cellule si “autoriciclano“,  distruggendo i componenti che sono diventati inutili o malati, un processo FONDAMENTALE per le tue difese.

Il meccanismo dell’autofagia, assolutamente fisiologico, permette la pulizia della cellula, consentendo di sostenersi in situazioni difficili.

Perchè l’autofagia è utile al tuo corpo?

L’autofagia fornisce rapidamente carburante, energia e crea i mattoni fondamentali (aminoacidi) per il rinnovamento dei componenti della cellula. È dunque essenziale per rispondere alle situazioni di mancanza di cibo o presenza di stress.

Vediamo di seguito alcuni esempi per cui l’autofagia è essenziale per il nostro organismo:

  • Dopo un’infezione l’autofagia permette di eliminare batteri e virus.
  • Quando una cellula si trova in carenza di sostanze nutritive, sacrifica alcuni suoi elementi per avere l’energia necessaria alle funzioni essenziali.
  • Un malfunzionamento del meccanismo dell’autofagia può causare malattie come il cancro o la degenerazione dei neuroni tipica del Parkinson.

Come avviene l’autofagia?

All’interno delle cellule ci sono i lisosomi (responsabili della degradazione del materiale intracellulare), che riciclano le cellule vecchie o malate per trasformarle in aminoacidi (strutture delle proteine), che verranno usati per la creazione di nuove cellule.

Grazie all’autofagia il corpo può usare le cellule e i batteri danneggiati per avere nuove proteine.

Facciamo un altro esempio di quando entra in gioco l’autofagia:

Se una persona nella media, consuma 70 grammi di proteine al giorno attraverso l’alimentazione, ha bisogno di attingere all’autofagia per creare il resto delle proteine necessarie al proprio organismo…

Ed ecco che l’organismo ha la soluzione!

Quando l’autofagia va in crisi?

Mangiando troppe calorie e troppe proteine, questo importante processo viene rallentato o arrestato.

Ridurre le proteine animali è indispensabile per migliorare il funzionamento dell’autofagia e di conseguenza della salute del corpo.

autofagia

Ripulire l’organismo da ciò che non è più utile, grazie all’autofagia è di vitale importanza.

Se il nostro sistema di riciclaggio naturale non funziona correttamente le cellule vecchie e malate e i batteri cominciano ad accumularsi, causando nel lungo termine malattie, anche gravi.

Come indurre l’autofagia?

In tutti gli studi del dott. Ohsumi, si è usato il digiuno per stimolare il corpo a distruggere le cellule tossiche e a liberarsi di tutti i rifiuti.

Il digiuno permette alle cellule di vivere più a lungo, produrre più energia e di ridurre le infiammazioni.

Riducendo le calorie immesse nell’organismo, aumentano i livelli di ossido nitrico nel corpo, una molecola che aiuta a disintossicare e a ringiovanire il corpo.

La soluzione migliore è un digiuno intermittente che consiste nell’alternare periodi di cibo ea periodi di digiuno.

Il digiuno dà al corpo una “ripulita” ed aiuta a perdere i kg in eccesso, accelerando il metabolismo.

Innumerevoli scienziati promuovono i benefici del digiuno intermittente e controllato, per ridurre le malattie cardiache, i problemi neurologici, il diabete, le infiammazione, gli stress ossidativi e per ridurre la pressione sanguigna e i tumori.

autofagia

Non a caso moltissime religioni consigliano di fare un giorno alla settimana di digiuno per un maggior benessere spirituale e fisico.

Esistono diverse proposte fatte dai medici per curarsi con il digiuno e di seguito voglio elencartene alcune:

Digiuno di 24 ore.

Scegli un giorno della settimana, possibilmente quello in cui sei più tranquillo da stress fisici e mentali, per digiunare. Un consiglio è quello di bere molta acqua.

autofagia

Dieta mima digiuno.

Il professor Valter Longo nel suo libro LA DIETA DELLA LONGEVITÀ, propone 5 giorni alla settimana con un ridotto apporto calorico, tra le 500 e le 600 calorie giornaliere, per indurre il corpo tramite la restrizione calorica ad attivare tutti i processi che si avrebbero con un classico digiuno. Per ripulire e rivitalizzare l’organismo.

Un vero e proprio tagliando per acquistare salute e vitalità.

Se vuoi seguire il suo programma o avere maggiori informazioni, puoi visitare il sito www.prolon.it

Digiuno prolungato assistito.

Ci sono cliniche che seguono il paziente in più giorni di digiuno, con cure naturali per accompagnare l’organismo nella pulizia e nel ringiovanimento.

Qualsiasi tipologia di digiuno sceglierai di adottare, segui sempre le indicazioni di un medico qualificato e informati bene sui procedimenti da seguire e le eventuali conseguenze.

Ti ringrazio per aver letto questo articolo e spero che le informazioni riguardanti l’autofagia e il digiuno ti potranno essere utili.

Ti auguro una buona vita,

Ale

7 BENEFICI DEI SEMI DI CHIA

Oggi scopriremo insieme le qualità di un alimento straordinario: I SEMI DI CHIA

Sapevi che i semi di Chia sono considerati un superfood?

semi di Chia

I semi di Chia sono dei semi con i super poteri: possono dare un valore aggiunto alla tua alimentazione contribuendo a migliorare situazioni come stipsi, colesterolo, diabete e sovrappeso.

Vediamo insieme 7 benefici importanti della Chia e come usarla al meglio con delle semplici ricette alla portata di tutti.

I semi di Chia provengono da una pianta originaria dell’America Centrale: la Salvia Hispanica, della famiglia della menta, della lavanda e della salvia comune.

Per il contenuto elevato di sostanze preziose per la salute, come vitamine, calcio, magnesio, enzimi, antiossidanti, fibre, proteine, grassi omega 3 i semi di Chia sono considerati un superfood.

7 benefici importanti dei semi di Chia

1) Riducono il colesterolo:

I GRASSI OMEGA 3 e LE FIBRE contenuti nei semi di Chia, riducono il colesterolo. È ormai risaputo e provato scientificamente quanto questi grassi ‘buoni’ abbiano un’azione protettiva per il cuore e il cervello.

Gli Omega 3 contenuti nella Chia migliorano l’umore, aiutando a contrastare la depressione lieve, riducono il dolore associato ad artrite ed artrosi, rigenerano la pelle.

Le fibre presenti nei semi di Chia aiutano ad assorbire il colesterolo e a ridurne l’assimilazione.

2) Regolarizzano l’intestino:

LE FIBRE dei semi di Chia, nutrono la flora batterica intestinale regolarizzandone il funzionamento. Sono utili sia in caso di stipsi che di diarrea.

La gelatina che si sviluppa dai semi di chia in ammollo (fibre solubili) ha un’azione emolliente che abbassa eventuali stati infiammatori delle pareti dell’intestino.

Per rendere le fibre più morbide ed attive, è sufficiente mettere i semi di Chia in un liquido (latte, latte vegetale, acqua, frullato, yogurt..) per almeno un’ora prima di essere assunti.

3) Dimagrimento:

Una volta attivate le fibre dei semi di Chia, questi aumentano di 10 -12 volte il loro volume, formando una gelatina, che è in grado di riempire lo stomaco, aumentando il senso di sazietà, assorbendo parte dei grassi, del colesterolo e degli zuccheri assunti attraverso il cibo, riducendone così l’assimilazione.

Grazie ai semi di Chia si ottengono benefici per la linea a 360°.

4) Prevenzione dal diabete:

Il beneficio della Chia sul dimagrimento, porta alla naturale conseguenza positiva nella lotta contro la sindrome metabolica.

Situazione nella quale il corpo non gestisce bene gli zuccheri, i quali aumentano nel sangue, andando a convertirsi in grasso (sovrappeso soprattutto a livello addominale). Si sovraccarica di lavoro il pancreas perché deve produrre più insulina per tenere a bada l’eccesso di zuccheri.

Questo stress lavorativo per il pancreas, con il tempo, lo porterà a funzionare sempre meno, creando la patologia del diabete di tipo II, con tutte le conseguenze della malattia.

5) Ossa più forti:

semi di chia
Photo by Mathew Schwartz on Unsplash

Molte persone che riducono o eliminano i latticini, spesso mi chiedono da quali alimenti possono assumere il calcio. I semi di Chia hanno un’elevata quantità di questo minerale.

  • 100 mg. di semi di Chia apportano circa 600 mg. di calcio (circa 5 volte in più rispetto al latte).
  • 100 mg. di latte apportano circa 125 mg. di calcio.

Poiché i semi di Chia contengono anche buone quantità di Magnesio, il Calcio diventa ancora più assimilabile dall’organismo.

La Chia è davvero un utile alimento per contrastare l’osteoporosi legata all’invecchiamento.

6) Proteine per i muscoli:

I semi di Chia sono ricchi in proteine, ne hanno circa il 17 %. In 100 .di semi ci sono circa 17 gr. di proteine, utili per nutrire i tuoi muscoli e far bruciare più calorie al tuo organismo.

7) Isoflavoni utili per le donne:

semi di Chia

Tra i preziosi elementi descritti precedentemente, gli studiosi hanno individuato nei semi di Chia la presenza di isoflavoni.

Gli isoflavoni sono sostanze sia antiossidanti (contrastano i radicali liberi e l’invecchiamento precoce) che fitoestrogeni, (riducono i problemi dovuti a carenza di estrogeni, così come quelli causati da un loro eccesso).

I semi di Chia possono essere usati in alternativa alla soia, per chi è intollerante o allergico a questo alimento, oppure per chi assume farmaci per la tiroide.

Quanti semi di Chia si possono consumare in un giorno?

Una persona adulta può consumare fino a 25 grammi di semi di Chia al giorno, ricordando che vanno preferibilmente consumati crudi ed attivati aggiungendoli a un elemento liquido.

Effetti collaterali e controindicazioni dovuti alla Chia

Raramente si hanno problemi, se non si superano le dosi indicate. Ci può essere un’ipersensibilità individuale con scarsa tolleranza alle fibre, anche se solubili. Chi assume farmaci, non dovrebbe consumare semi di Chia nelle due ore che precedono e seguono l’assunzione del farmaco.

QUATTRO SEMPLICI RICETTE ADATTE A TUTTI COI SEMI DI CHIA:

Budino ai semi di chia e frutti di bosco:
Prendi 150ml. di latte o una sua alternativa vegetale, mescola due cucchiai di semi di chia, 1 cucchiaino di sciroppo d’agave, qualche fragolina o lamponi o mirtilli e metti in frigo per almeno 3 ore.

Semi di chia

Avena e Chia per una super colazione: Prendi 150ml. di latte o una sua alternativa vegetale, mescola 2 cucchiai colmi di fiocchi d’avena, 1 cucchiaino di cacao crudo, 1 cucchiaio di semi di Chia, qualche mandorla o noce, 1 banana o frutti di bosco, abbondante cannella e se la desideri un po’ più dolce, aggiungi un cucchiaino di sciroppo d’agave. Si può consumare così dopo qualche minuto dalla preparazione (10’/15′) per attivare un minimo i semi di Chia oppure si può frullare il tutto. Questa ricetta è una garanzia di energia per iniziare alla grande la giornata!

semi di chia

Acqua di cocco ai semi di Chia:
Metti in poca acqua un cucchiaio di semi di Chia e lascia che producano dopo una decina di minuti la loro gelatina. Dopodiché aggiungi un bicchiere di acqua di cocco con il succo di 1/2 limone o lime. Mescola e bevi.
Questa ricetta combatte stanchezza, stipsi, stress e aiuta il dimagrimento.

Gelatina di frutta mista:
F
rulla 1 banana, 2 datteri, 100gr. di mirtilli o 100gr. di mango o 100gr ananas.
Aggiungi e mescola per bene 2 cucchiai di semi di Chia. Metti il tutto in bicchierini. Lascia che si formi la gelatina in frigo per qualche ora ed avrai pronto un ottimo dessert per più persone.

semi di chia

Non ci sono più scuse per provare questo antico superfood ed aggiungere vitalità alle tue cellule.

Spero che quest’articolo ti abbia fatto venire l’acquolina in bocca.

Buon appetito. 🙂

Ale

IL CIOCCOLATO È MIGLIORE SE È CRUDO

Oggi scopriamo insieme qualche curiosità su un alimento tanto amato dalla maggior parte delle persone: IL CIOCCOLATO

Devi sapere che per vendere di più, spesso i venditori e le aziende utilizzano mezze verità come ad esempio: Il cioccolato fa bene!

Ma è vero che il cioccolato fa bene?

Dipende…

Devi sapere che il cioccolato viene prodotto combinando il cacao con il burro di cacao (grasso), zuccheri, latte ed altri addensanti.

Sicuramente saprai già che grassi e zuccheri non vanno bene per la tua dieta e la salute.

L’elemento veramente benefico del cioccolato è il CACAO, il quale si produce a partire dalle fave di cacao che vengono essiccate, fermentate e pelate.

IL CACAO CRUDO FA BENE

Nell’antichità il cioccolato veniva considerato al pari di una medicina perché contiene al suo interno più di 300 composti chimici e antiossidanti di altissima qualità.

IL CACAO CRUDO È UNA MEDICINA PREZIOSA

Quando le fave di cacao vengono essiccate ad alte temperature (dalla tostatura e dai processi a cui vengono sottoposto durante la raffinazione) molte di queste proprietà benefiche vengono distrutte.

il cioccolato fa bene

Il cacao crudo, ricavato da processi che utilizzano basse temperature invece, mantiene tutti i composti chimici necessari a migliorare la salute umana.

Ecco alcuni fra i principali benefici del cacao crudo

  • Il cacao crudo contiene alti livelli di flavonoidi che fluidificano il sangue ed eliminano, con il loro potere antiossidante, i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.
  • Il cacao contiene la Feniletilammina, una molecola prodotta naturalmente dal cervello negli stati di euforia e di gioia.
  • Il cacao crudo contiene acidi grassi omega 6 utili contro l’artrite, il diabete, l’osteoporosi, le affezioni della pelle, l’elevata pressione sanguigna e la riduzione del colesterolo.
  • Il cacao contiene triptofano, un aminoacido precursore della serotonina e della melatonina (considerato un antidepressivo naturale e un buon aiuto nei casi di insonnia lieve).
  • La serotonina contenuta nel cacao crudo è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall’aminoacido triptofano, regola i meccanismi di sonno e di veglia, dell’umore, della sessualità e dell’appetito. La serotonina è nota anche come ormone del buonumore.
  • ll cacao è ricco di magnesio e altre sostanze fitochimiche, in grado di bilanciare la pressione sanguigna e il colesterolo.

Il cacao crudo è in assoluto ai primi posti tra gli alimenti ricchi in antiossidanti, superando il tè verde, il vino rosso e i mirtilli…

IL CACAO CRUDO HA MOLTISSIMI ANTIOSSIDANTI

Come avere il massimo dei benefici dal cacao crudo?

cacao crudo

Buona norma è acquistare tavolette di cioccolato crudo con la maggior quantità di cacao possibile (85% in su), senza lattosio e con pochissimi zuccheri.

Il cacao crudo in polvere è un ottimo ingrediente per preparare frullati con la frutta o da utilizzare nei dessert crudi.

Il tuo cuore e la tua mente saranno grati per quest’ulteriore scelta alimentare da intergrare durante uno sfizioso spuntino super sano.

Spero di averti dato delle buone idee su come utilizzare diversamente il cacao ma se avessi bisogno di ulteriori informazioni non esitare a contattarmi.

Buona merenda,

Ale

LA DIETA dell’ELETTRICITA’

Se pensi di conoscere come nutrirti bene perché hai letto qualche libro di alimentazione o sei stato da un dietologo, eccomi qui a creare un po’ di confusione con questa nuova dieta.

Sono più di vent’anni che mi interesso alle diete e provo di tutto per rendere il corpo una macchina efficiente insieme alle altre parti che considero importanti come la mente (pensieri/emozioni) e lo spirito (valori/gioia/missione)….

Te ne sei accorto anche tu che ogni due per tre esce qualche nuova dieta?

Una volta devi mangiare solo proteine, una volta solo grassi, un’altra solo frutta, un’altra volta ti dicono di mangiare la pasta al mattino e chi più ne ha ne metta. Puoi anche sentire di essere arrivato ad un buon livello di esperienza ed ecco che esce un nuovo libro con concetti che fanno traballare le tue convinzioni. Uno spasso completo.

 

Come ti senti in questo oceano di informazioni?

Io non mi sono mai abbattuto e continuo a sperimentare, vedere come risponde il corpo e nel caso cambiare. Sono passato dal mangiare un kg di carne al giorno al mangiare solo frutta o fare digiuno di una settimana… Esperienze che migliorano la forza di volontà, perche si cambiano le abitudini migliorando a mio modo di vedere il rapporto emotivo con il cibo.

Si, perché tu mangi il 90%  delle volte non per fame ma per un conforto emotivo, per socialità o per imitazione perché vedi gli altri mangiare…. Il cibo è indubbiamente un bene di consumo che crea molta ricchezza a chi lo produce e vende, puoi concludere logicamente che più ne consumiamo e più spendiamo, più facciamo felici le aziende, le quali investono sempre di più per creare modi per invogliare a consumare.

Nulla di male in tutto ciò, se la maggior parte delle aziende che producono cibo hanno la tua salute a cuore.obesi

Purtroppo i dati statistici sull’aumento dell’obesità e delle malattie degenerative collegate all’alimentazione, dicono esattamente il contrario.

Tu potresti pensare che in questi ultimi anni, vedi sugli scaffali dei negozi moltissimi integratori naturali o cibi ‘dietetici’ che spesso costano anche molto. Sono d’accordo con te, peccato che mi diano l’idea di essere venduti alla stregua di ‘medicine’ quasi fosse destinato per chi è malato. Molti si avvicinano a fare la scelta verso questi cibi perché purtroppo la loro salute non è più come prima.

CURA la tua SALUTE quando stai BENE non quando sei MALATO!

Con questo articolo ti propongo la DIETA dell’ELETTRICITA’ per condividere con te alcune mie considerazioni fatte nel mio percorso di scelte alimentari.

Potresti dire che il nostro corpo produce e funziona grazie all’elettricità?

Il corpo umano ha mille miliardi di cellule che sono minuscole batterie designate a mantenere i nostri organi correttamente in funzione.

il tuo corpo è costituito da 1.000.000.000.000 (mille miliardi) di minuscole batterie!

Quando pensi di muovere un muscolo, il cervello produce un impulso elettrico che attiva grazie al sistema nervoso la contrazione del muscolo. Il cervello produce impulsi elettrici, non a caso l’apparecchio per misurare l’attività elettrica del cervello si chiama elettroencefalogramma.

Le tue cellule al loro interno producono elettricità.

Ora sei convinto che viviamo grazie all’elettricità?

Perché quindi non pensare ad una dieta che promuova  questa energia.

Ecco la dieta dell’elettricità!

Da studi svolti da Bruce Taino nel 1992, si è evidenziato che un organismo sano emette una luce che vibra ad una frequenza che va da 62 a 72 MHz (mega herzt). Taino ha dimostrato che il nostro corpo possiede giornalmente delle frequenze vibratorie. La salute, secondo queste misurazioni, è registrabile intorno a questi valori (62-72 MHz).

SALUTE = 62-72 MHZ

Al di sotto di questi, scendendo progressivamente, il sistema immunitario inizia ad indebolirsi e nell’organismo compaiono i primi sintomi di malessere.

Qui sotto alcuni esempi.

FREQUENZE ENERGETICHE

  • Con una frequenza energetica di 58 MHz, ti prendi raffreddore o l’influenza;
  • La candida inizia a 55 MHz;
  • Con una frequenza di 42 MHz, si sviluppano tumori o malattie di una certa gravità;
  • Con 25 MHz, inizia il processo di morte fisica.

PENSIERI

  • Un pensiero negativo, può ridurre il livello della frequenza energetica nell’organismo di 10 MHz;
  • Un pensiero positivo, può alzarla di 10/15 MHz.

Questo fa capire perché si definiscono le persone anche con termini come positivo e negativo.

positiva

ALIMENTI

(i più nutrienti, sono quelli CRUDI)

  • Carne ed alimenti elaborati: da 0 a meno 0;Frutta-Personal-Trainer-Milano
  • Frutta: da 20/27 MHz
  • Ortaggi, prodotti della terra: da 12/22 MHz;
  • Cacao crudo/limoni/alghe : più di 50MHz;
  • olii essenziali 80 ad oltre 320MHz (ci vuole un articolo a parte…)
  • Caffè con zucchero: abbassa la frequenza

 

Con questa dieta voglio sottolineare l’importanza di non focalizzarsi solo sul cibo come materia (frutta,cereali…) ricordati che bisogna considerare come cibo anche i pensieri, le emozioni. Tutto insieme crea quell’energia che ti consente di vivere una vita…. Elettrizzante 😉

Ecco perché alcune persone mangiando cibi considerati poco sani, vive più a lungo di altri che seguono stili di vita ‘apparentemente’ più sani. Sappi che oggi considero i pensieri/emozioni il cibo più importante, perché ne mangiamo tutto il giorno.

Le mie scelte odierne sono rivolte per soddisfare la salute e non più l’aspetto fisico/muscolare (che diviene un piacevole effetto collaterale).

In poche parole oggi mangio seguendo principalmente questi punti:

 

  • frutta fresca al naturale, frullata come colazione ed a volte anche come pasto vero e proprio;
  • Ho eliminato la carne totalmente;
  • Mangio pesce o uova una volta ogni 7/10 giorni;
  • Inizio il pasto con un’insalata mista o un estratto di verdure;
  • Utilizzo i grassi a crudo con moderazione come olio cocco, olio lino, olio oliva, mandorle…
  • Utilizzo cereali e legumi integrali precedentemente ammollati o germogliati per renderli più digeribili ed assimilabili;
  • Limito fino quasi ad eliminare i latticini, lo zucchero bianco e i cereali contenenti glutine;
  • Bevo 2 o 3 lt di acqua ionizzata alcalina al giorno;
  • Utilizzo supplementi naturali di origine vegetale come cacao crudo, erba di grano, spirulina, maca…
  • Dopo l’allenamento bevo uno shaker di proteine vegetali (canapa,riso,pisello);
  • A volte utilizzo un multivitaminico e dell’omega 3;

guerrieroSono semplici indicazioni e non regole ferree, perché mi voglio sentire libero di cambiare nel caso mi venisse voglia di fare qualcosa di diverso. Non mi considero un vegano, un fruttariano… non mi piacciono i dogmi che chiudono la mente in ‘scatole’ con le relative limitazioni di non poter vedere nuove opportunità, senza parlare dei rischi di trasformare le persone in moralisti (rompic….ni)  😉

Concludendo ti ricordo che sei una batteria di elettricità, caricala con un’alimentazione ricca di nutrienti vivi, alimentati di pensieri ed emozioni positive, frequenta persone ed ambienti positivi.

 

Fallo solo se ti piace come idea altrimenti rischieresti di trasformare quello che fai in carica negativa.

 

Un abbraccio energico. 🙂

Buona Vita.

Bere acqua? Un toccasana per tutto il corpo

L’importanza dell’acqua per il benessere fisico è risaputa, ma quanto la sua presenza o assenza nel nostro organismo è determinante per il funzionamento di quest’ultimo?
L’acqua costituisce mediamente il 75% del corpo umano ed è fondamentale per tutti i processi cellulari.

La mancanza costante può causare quindi diversi problemi come alta pressione sanguigna, allergie, asma, dolori cronici in diverse parti del corpo, mal di stomaco, acidità, gastrite, ulcera, artrite reumatoide, angina, dolore lombare, emicrania, dolore da colite, stitichezza e stress.

Inoltre sono stati riscontrati esiti positivi anche in pazienti con gravi malattie come morbo di Alzheimer, sclerosi a placche, diabete e AIDS.

Ma alla luce di tali considerazioni una domanda sorge spontanea: quanta acqua si deve bere giornalmente? E quando?

Pur tenendo conto di numerosissime varianti come età, stile di vita e tipologia di alimentazione seguita, genericamente si può affermare che il nostro corpo necessiti di almeno 8 bicchieri grandi di acqua al giorno, all’incirca 1,5/2 litri, esclusi alcool, caffè, tè e bevande contenenti caffeina perché stimolano il sistema nervoso inducendo un segnale di stress che favorisce la disidratazione.

I momenti durante i quali è meglio bere acqua sono al mattino appena svegli, prima di addormentarsi e in relazione ai tre pasti principali (un bicchiere grande mezz’ora prima di mangiare e un altro dopo due ore e mezzo), visto che il processo digestivo ha bisogno di molta acqua per compiersi regolarmente.

L’assunzione di acqua, meglio se filtrata, in modo che siano eliminati eventuali tossine, e a temperatura ambiente o tiepida perchè viene assorbita più velocemente, è importante anche per il suo potere depurante e disintossicante che favorisce l’eliminazione di molte sostanze tossiche che il corpo riceve attraverso l’ambiente e l’alimentazione.